Nelle società avanzate, lo spreco alimentare è un problema di dimensioni ormai insostenibili: mentre la fame affligge milioni di persone, un terzo del cibo prodotto va a finire nella spazzatura, alimentando l’abnorme produzione di rifiuti e di gas serra, ma anche determinando inutile dispendio di energia, acqua, suolo, sostanze chimiche inquinanti. Non trascurabile, peraltro, l'impatto economico dello spreco sull'economia familiare, che diventa tanto più illogico, quanto più si fanno sentire gli effetti della crisi innescata dalla pandemia mondiale sulla capacità di spesa. Tutte le considerazioni etiche, ambientali ed economiche suggeriscono dunque una decisa inversione di tendenza, per riconvertire il modello di consumo alimentare al paradigma dell'economia circolare.

 

L'indagine "2Valuable2Waste", promossa da Adiconsum nell'ambito del progetto "2Gether2Green" realizzato in collaborazione con APPLiA Italia, ha inteso focalizzare le determinanti dello spreco alimentare domestico, con particolare attenzione alle variabili di tipo cognitivo-comportamentale, in modo da trarne indicazioni per lo sviluppo della campagna informativa e per orientare le azioni di supporto ai consumatori nella limitazione di questo odioso fenomeno..