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Economia circolare: un nuovo modello di produzione
e consumo
Il nostro modello di sviluppo ha seguito per decenni un paradigma lineare: prelievo di risorse dalla natura, produzione di beni, immissione nell'ambiente di rifiuti.
I modelli di consumo, in questo contesto, sono stati influenzati in direzione di una crescente domanda di beni ed una crescente tendenza all'abbreviazione del ciclo di vita dei prodotti, il cui tasso di sostituzione è determinato in parte dai cambiamenti tecnologici, in parte dalle mode e in parte dalla ricerca di un maggiore comfort.
Di conseguenza, il livello dei consumi energetici ed idrici, come anche il consumo di altre risorse (petrolio, gas naturale, minerali, ecc.) e la produzione di rifiuti hanno raggiunto dimensioni non compatibili con le capacità di carico e di resilienza degli ecosistemi.
Le risorse naturali non sono infinite e non lo è neanche la capacità di assorbimento degli agenti inquinanti: i cambiamenti climatici in corso e le loro conseguenze (dallo scioglimento dei ghiacciai alla desertificazione, alla riduzione delle terre emerse, ai fenomeni atmosferici estremi) ne sono un indicatore evidente.
Inoltre, le esternalità negative del modello tendono a colpire maggiormente aree del pianeta già in difficoltà sul piano economico, sociale e politico, aggravando tensioni e rischio di conflitti. Dalla consapevolezza di questa emergenza è nata l’Agenda 2030 con i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile.
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