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Scelgo l'alimentazione sostenibile
“Bevo acqua di rubinetto invece dell’acqua imbottigliata: ecologica, economica e sicura, oltre che
di gusto gradevole.”
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La produzione alimentare è responsabile di un terzo delle emissioni di gas serra. E’ importante gestire questa produzione orientandola alla riduzione del consumo di suolo, risorse idriche ed energia.
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Alcuni alimenti comportano un elevato impatto ambientale: quelli di origine animale, in generale, richiedono maggiori risorse per la produzione di quelli di origine vegetale, per cui è meglio scegliere proteine vegetali. La produzione di carni rosse, a sua volta, è molto più impattante di quella delle carni bianche (con emissioni di CO2 ben 7 volte maggiori, per chilogrammo di prodotto).
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Bisogna anche tenere conto del trasporto e della conservazione, del confezionamento e della quota di cibo che inevitabilmente deperisce prima di arrivare al consumatore finale, che hanno tutti un’influenza sulla sostenibilità complessiva dell’alimento.
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I prodotti di stagione impattano meno di quelli importati da paesi lontani e di quelli prodotti in serra; i prodotti che richiedono refrigerazione impattano invece di più; il pesce e i frutti di mare hanno una buona sostenibilità riguardo alle emissioni, ma a causa della minaccia di esaurimento delle riserve nei mari è necessario scegliere pesce certificato come proveniente da pesca sostenibile.
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In generale, preferisco gli alimenti sfusi a quelli confezionati, che molto spesso utilizzano materiali plastici per l’imballaggio e subiscono una conservazione più lunga.
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Curo la scelta degli alimenti da acquistare guardando anche il tipo di packaging: molto meglio se fatto di materie prime riciclabili o riciclate, compostabili, facili da differenziare e ridotte al minimo indispensabile.
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